Sala dell’intreccio
La produzione di oggetti intrecciati era una pratica di artigianato a cui gli uomini e le donne si dedicavano nei loro lavori domestici. Solitamente si trattava di un’attività svolta dopo una giornata di lavoro nei campi o ai pascoli. Spesso ci si ritrovava insieme in famiglia la sera per intrecciare le ceste.
Gli oggetti ricavati erano destinati a diversi usi, sia per i lavori agropastorali e sia per quelli domestici.
Nella zona di Pastena e dintorni le ceste erano realizzate con le canne di fiume con i rami dell’olmo e del salice, chiamati in dialetto ‘‘vinghi’’.
La preparazione dei rami prevedeva il bagno nell’acqua per renderli più flessibili e facilmente lavorabili.