Il Torchio vinario

Secondo la tradizione la “svinatura” avveniva nel torchio. Il modello in allestimento è composto da una botte in legno tenuta da una cerchiatura in ferro dove avveniva la spremitura della vinaccia, così da ottenere il mosto.

Il torchio in collezione, diversamente da quello latino che sfrutta una leva di “secondo genere”, è uno strumento basato su una leva di “primo genere”, in cui il fulcro si trova tra il punto di applicazione della forza e la resistenza.

Al di sopra della botte è presente l’asse verticale per la spremitura e, perpendicolare ad essa e imperniata su una delle due estremità, si trova la trave orizzontale. All’estremità libera della trave era agganciato un masso di vario peso. Il masso era alzato o abbassato tramite la carrucola per favorire la seconda pigiatura del vino.